Elezioni in Valtiberina: chi sarà l’avversario di Marcelli a Pieve?

Dopo il forfait di Guido Galletti si parla di Christian Bergamaschi, segretario locale del Pd. E a Sestino il sindaco Franco Dori rischia di correre da solo anche stavolta

Verso la definizione degli schieramenti nei quattro Comuni della Valtiberina Toscana che l’8 e il 9 giugno prossimi andranno alle urne per il rinnovo di sindaco e consiglio. Al momento, l’interesse è principalmente concentrato sul più popoloso dei quattro, Pieve Santo Stefano, che comunque perderà due consiglieri comunali perché l’ultimo dato di riferimento (ovvero il censimento generale del 2021) registrava 2996 abitanti, quindi un totale inferiore – seppure di pochissimo – ai 3mila previsti come parametro minimo per il mantenimento dei 12 consiglieri che Pieve avrà oramai per poco: dopo il voto scenderà infatti a 10, dei quali 7 di maggioranza e 3 di minoranza. Di conseguenza, anche la giunta sarà ridotta da cinque a tre componenti, ovvero il sindaco più due assessori.

Claudio Marcelli, eletto nel 2019, ha già ufficializzato la sua ricandidatura per il mandato bis, mentre quasi nulla si conosce sul conto dell’avversario o degli avversari. Ricordiamo che cinque anni fa furono due: Giacomo Benedetti, appoggiato dall’area di centrosinistra e Guido Galletti, che si inserì con una propria lista civica quasi all’ultimo istante, riuscendo a guadagnare un seggio. Ebbene, proprio Galletti ha reso nota l’intenzione di farsi da parte e di non ricandidarsi, anche se il tentativo vi era stato per sua stessa ammissione. In base a quanto dichiarato, Galletti avrebbe proposto la creazione di una lista civica unita per fronteggiare Marcelli, evitando la scissione del 2019 e con lui candidato sindaco, tanto più che questa aggregazione – sempre a suo dire – avrebbe incluso anche la frangia del centrodestra poco soddisfatta dell’attuale amministrazione, ma il Partito Democratico avrebbe risposto di no, preferendo una lista di stampo più politico. A quel punto, Galletti si è chiamato fuori dai giochi. Nulla di definito, ancora, sul candidato sindaco di questo movimento di centrosinistra, ma pare che in pole position vi sia il segretario locale del Pd, Christian Bergamaschi. Verso una sfida Marcelli-Bergamaschi, quindi? Vedremo.

La situazione a suo modo più incredibile rimane quella di Sestino, perchè il sindaco uscente Franco Dori rischia per la seconda volta di presentarsi come candidato unico, quindi senza avversario. Terminata insomma l’era dei Renzi, sembra proprio che non vi sia nessuno in grado di mettersi in gioco, magari perché i giovani vi sarebbero, ma sono impegnati nello studio e nella professione, per cui non se la sentirebbero di prendersi la responsabilità di guidare eventualmente il Comune. Anche fra i veterani, non ci sarebbe voglia di provarci. Se insomma di qui al 10 maggio non vi saranno novità, Sestino avrà per la seconda volta quale candidato sindaco unico Franco Dori, il cui avversario diventerà la percentuale di elettorato che si recherà alle urne: soltanto un’affluenza minima pari al 50% più uno gli legittimerà l’elezione a sindaco.

Più chiara la situazione a Monterchi e a Badia Tedalda: in Valcerfone, Alfredo Romanelli tenta il tris avendo per sfidante il capogruppo di minoranza, Massimo Bruschi, mentre a Badia Tedalda non vi sarà stavolta il candidato unico; Alberto Santucci, sindaco per 20 degli ultimi 25 anni, se la vedrà con Telio Barbieri, esponente di un movimento che si è deciso a scendere in campo anche per combattere la realizzazione dei progetti dell’eolico previsti in quella parte di Appennino.

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